Ordine Martinista

Usurpazione 2014

USURPAZIONE ANCORA UN NUOVO TENTATIVO - 2014

 

 

“L’Ordine Martinista è una libera associazione di Uomini di desiderio i quali si propongono lo studio dei rapporti tra Dio, l’uomo e la natura, e si impegnano ad usare a fine di bene il frutto della loro conoscenza”.

Se dopo tanti anni, gli uomini continuano a non comprendere di che si tratti, se non ricordano e non capiscono neanche cosa sia accaduto nel passato, la storia si ripeterà, manifestando nuovamente comportamenti ed errori simili a quelli già commessi.

Ovviamente, per riuscirci, è necessario essersi formata, almeno un poco, una mentalità Tradizionale.

Ecco lo svolgimento dei fatti.

Il 4 aprile 2013 Vergilius (Sebastiano Caracciolo, amatissimo e rispettabilissimo Maestro) morì.

Il 16 giugno 2013 si riunirono a Bologna i membri del Supremo Collegio dei SS:::II:::II:::

La riunione, convocata da Arturus (R.R.P. Salvadeo), fu presieduta da Damodar (P.Boldrin).

Diversi Fratelli presenti o tramite delega, nonostante le precedenti raccomandazioni di Arturus (R.R.P. Salvadeo) , non vollero o non furono in grado di esibire i brevetti di riconoscimento. Tutti furono comunque accettati 

Poiché non fu presentato alcun testamento, si procedette all’elezione.

Ciò avvenne però con modalità in deroga allo statuto (votazione segreta, anziché palese) e senza che venissero esplicitati prima, i nomi di coloro che erano disponibili ad essere eletti.

Ad ogni modo tutte queste scelte proposte da Damodar (P.Boldrin), vennero formalmente approvate, tramite votazione palese, dai membri del Supremo Collegio.

Risultò eletto Arturus (R.R.P. Salvadeo) .

Nel corso dell’estate 2013, cominciò a circolare la voce che durante la votazione, c’erano stati tra i membri del Supremo Collegio, probabili presenze irregolari. In particolare Rosenkreutz (G.Paturzo) diffuse ovunque rumorosamente e quindi impropriamente, tali notizie, senza fornire alcun elemento di supporto; dimostrando, tra l’altro, accidentalmente a tutti, di riferirsi, di rapportarsi su questioni interne, riservate, del Supremo Collegio anche con elementi che erano stati estromessi da diversi anni dalla nostra “catena iniziatica”.

Non occorre ricordare come il Sovrano Gran Maestro Arturus (R.R.P. Salvadeo) abbia svolto le indagini necessarie con molta attenzione e scrupolo (cosa non gradita ad alcuni dei più “rumorosi”) e come nella riunione di Ottobre abbia relazionato precisando di non aver trovato alcun riscontro della trasmissione di poteri iniziatici, sia a Nellus (B.Poli), che a Gabriel (R.Randellini), ma che le accuse molto gravi che nel frattempo Nellus aveva rivolto alla Sorella Sophia (A.Curti) ed a Gabriel (R.Randellini), non presentavano elementi di prova a sostegno, dimostrandosi così, sino a riscontro contrario, ingiuste. Per tali motivi, come Sovrano Gran Maestro, sottopose il giudizio all’assemblea nei confronti di Nellus. I Fratelli Iniziatori concordarono all’unanimità, la presa d’atto della sua uscita dalla catena, in coerenza rituale con quanto disposto dall’art.11 dello statuto. In quell’occasione fu precisato anche il punto di vista di Arturus (R.R.P. Salvadeo) riguardo all’ineludibile correttezza, alla validità della sua elezione, ma lui stesso confermò anche l’auspicio di consentire a tutti di avere la possibilità di fugare dubbi e perplessità, ritrovandosi in modo coscientemente armonico all’interno della Catena dell’Ordine Martinista. Per tale motivo, propose di trovare, nel pieno rispetto dello statuto, il modo di rigenerare in modo luminoso ciò che era stato comunque esotericamente, ritualmente, compiuto e quindi, senza escludere nessuna opzione, per proporlo al Supremo Collegio dei Superiori Incogniti Iniziatori.

Le cose non sono andate nel modo auspicato e così, tra rumori sempre più forti ed intemperanze varie, derivate in particolare anche da alcuni di coloro che, guarda caso, erano “irregolari” od avevano procurato le situazioni anomale originali, ci si è dovuti riunire urgentemente di nuovo nel marzo 2014.

In quell’occasione, a fronte di una situazione con fazioni contrapposte (incredibili per i componenti di un Ordine Martinista), nonostante il parere contrario di molti Fratelli, Arturus (R.R.P. Salvadeo) ha indetto d’iniziativa nuove elezioni, al fine di superare i conflitti e di creare una situazione rinnovata, senza però negare o annullare alcunchè di ciò che era comunque avvenuto (quindi mantenendo pienamente carica e funzione di Gran Maestro). Ha chiesto che si rispettasse lo statuto, alla lettera. Ha chiesto che si affiancassero a lui due fratelli per preparare le norme di dettaglio; si sono offerti Damodar (P.Boldrin) e Simon Pietro (F.Castana).

Purtroppo entrambi costoro hanno persistito nel proporre metodologie elettorali grossolanamente in deroga dallo statuto. Contemporaneamente, un mese prima della riunione, si è venuti a conoscenza che proprio questi due, assieme ad altri, stavano probabilmente progettando una sorta di colpo di mano, di usurpazione, che avrebbe impedito ad Arturus (R.R.P. Salvadeo) di essere confermato e/o rieletto Sovrano Gran Maestro.

Per tale motivo, dopo l’ennesima inaccettabile proposta di derogare dallo statuto, ed anche al fine di poter verificare l’attendibilità di tali voci, Arturus (R.R.P. Salvadeo) ha interrotto il programma. Ha quindi variato l’ordine del giorno della riunione prevista per la domenica 8 giugno, precisando che quel Supremo Collegio era convocato solo per chi chiariva preventivamente la correttezza della sua posizione all’interno dell’Ordine. Solo con coloro che si fossero mostrati con limpidezza ed onestà d'intenti, avrebbe proceduto ad attuare quanto inizialmente previsto.

Come risposta a questa sua disposizione, si è palesata una sorta di fazione “antagonista”, la quale sotto la guida di Damodar (P.Boldrin), si è data appuntamento in modo arbitrario e con presupposti operativi in grave deroga dallo statuto, sempre a Bologna, ospitata da Gabriel (R.Randellini) nel tempio del Rito di Misraim e Memphis.

Il giorno 8 giugno si è comunque riunito il Supremo Collegio, legittimamente convocato dal Sovrano Gran Maestro Arturus (R.R.P. Salvadeo) che in quell’occasione è stato riconosciuto e poi riconfermato con dichiarazione palese, all’unanimità, Sovrano Gran Maestro.

Si è quindi proceduto alla cerimonia dell’imposizione delle mani, unitamente alla formulazione rituale di quanto previsto.

Arturus (R.R.P. Salvadeo) ha pronunciato nuovamente i suoi giuramenti ed ha ricevuto le sette promissioni da parte dei SS:::II:::II::: (il tutto poi firmato, con l’apposizione di timbri e sigilli).

Contemporaneamente, nella sede di cui sopra e quindi nello steso giorno, si è tenuta anche la riunione “irregolare ed antagonista” voluta da Damodar (P.Boldrin), Gabriel (R.Randellini) e da altri.

Il giorno dopo, si è saputo che Gabriel (R.Randellini) si era presentato a quell’incontro mostrando copie di un presunto testamento di Vergilius (S.Caracciolo) del 1994, però privo di qualsiasi formale regolarità statutaria; ovvero, non era conservato in busta chiusa sigillata, con firme riconoscibili di controllo/garanzia (importantissime, per gli ovvi motivi che tutti ben sanno o che dovrebbero conoscere) di almeno altri tre fratelli sulla busta. Quindi, verrebbe naturale pensare ad una probabile velina dimenticata e non distrutta (ammesso che fosse autentica) e da lui ritrovata “stranamente” nell’archivio del Rito di M.M.

Questo documento si presentava a favore di Enoch (B.Barosi), il quale oltre ad essere anche uno dei responsabili (forse in buona fede) delle turbative iniziali di un anno prima (utilizzazione di una delega, forse irregolare), si produceva in una ulteriore “bizzarria” (un eufemismo per non definirla in modo diverso). Ovvero, prima di essere eventualmente riconosciuto e consacrato (cosa abbastanza improbabile, vista per lo meno l’irregolarità formale del documento), nonostante l’aver dichiarato più volte di voler votare per Arturus, di avergli giurato fedeltà dopo la sua elezione, dopo avergli inviato per ben due volte deleghe affichè potesse rappresentarlo a suo favore in due successive riunioni, abdicava (senza averne ancora alcun titolo) in segreto, quindici giorni prima dell’incontro a Bologna, a favore di Gabriel (R.Randellini) con cui si era incontrato, tenendo la vicenda ben nascosta a tutti (ed accampando, sino all’ultimo istante, scuse di mancanza di mezzo di trasporto, per giustificarsi di non riuscire ad essere presente alla riunione convocata da Arturus).

Sarà comunque bene notare in aggiunta alla gravità di queste azioni, che Gabriel (R.Randellini) purtroppo, come tutti sapevano e sanno, non ha alcuna attestazione (in alcun brevetto, in alcun registro, in alcun documento) di aver ricevuto il passaggio di poteri iniziatici da Vergilius (Sebastiano Caracciolo) e che comunque (si può anche osare dire, “ovviamente”) non ha neanche mai formato un gruppo (infatti, non ne aveva i poteri).

Quindi, anche se avesse ricevuto una trasmissione (ipotesi dubbia e sempre più incredibile, dopo ciò che è accaduto e dopo le caratteristiche di personalità evidenziate dai suoi comportamenti) non avrebbe neanche mai provveduto al completamento della sua formazione, così come previsto e stabilito dal Supremo Consiglio dell'Ordine Martinista presieduto da Papus nel 1891.

Inoltre, poiché lo stesso Arturus (R.R.P. Salvadeo) è uno dei fratelli che su richiesta di Vergilius, ha firmato, come garante, almeno una busta sigillata di testamento, nel 2004 e poi a seguire negli anni, lo stesso Enoch (B.Barosi) ha dichiarato di averlo fatto più volte, ci si chiede dove siano finiti quei testamenti, dato che non se n’è trovata traccia ed è stata necessaria un’elezione nel 2013.

Altra bizzarria curiosa che ci si permette di portare all’attenzione, è quella che riguarda proprio Gabriel (R.Randellini) e la sua straordinaria capacità di entrare “fortunosamente” in possesso di documenti “irregolari”.

Infatti un anno prima, forzando la buona fede fraterna dei Gran Conservatori, si era fatto riconoscere come legittimo erede nel Rito di Misraim e Memphis, tramite la presentazione di un testamento, guarda caso, anche quello formalmente irregolare (ovviamente, non conservato in busta sigillata con le previste firme di garanzia). In effetti, qualcuno (B.Poli-Nellus in qualità di Gran Maestro di quel Rito, in Francia) aveva avuto anche grossi problemi a riconoscere in quel documento la calligrafia di Caracciolo, ma poi lo stesso Gabriel (R.Randellini) aveva provveduto ad espellerlo velocemente (però, senza alcun giusto processo massonico). Stessa sorte aveva poi subito, un anno dopo, Giovanni (A. Galli) che oltre a mostrare, a suo tempo, perplessità per quel testamento, gli aveva fatto notare con una certa veemenza, che dall’estero, alcune Obbedienze massoniche mettevano in discussione l’autenticità di diversi importanti documenti di quel Rito. Quindi, che era necessario controllarli. Che situazione strana! Eppure il Vergilius (S. Caracciolo) che conoscevamo si era sempre mostrato attento, preciso, in alcuni casi addirittura “pignolo”, soprattutto riguardo alla predisposizione dei documenti, delle registrazioni e dei brevetti. Figuriamoci se non avrebbe prestato attenzione alla preparazione ed alla conservazione diligente di una cosa importante come i suoi testamenti. Ad ogni modo, in ambito massonico, dopo la "farsa drammatica" consumatasi nel Gran Santuario Adriatico-Superum, la maggior parte dei Gran Conservatori si rendeva conto (purtroppo in ritardo, dato che Randelli si era già appropriato dell'archivio) della situazione errata, aberrante, che contaminava in modo indiscutibile quell'istituzione; per tale motivo ne dichiaravano l'inevitabile assonnamento. Quindi, il 20 settembre 2014, si riunivano e recuperando, aggiungendo, anche altre linee iniziatiche, francesi, del Misraim e del Memphis, risvegliavano e davano continuità al Rito con la costituzione del Sovrano Gran Santuario Byzantium e con l'indicazione di Antico e Primitivo Rito Orientale Rettificato di Mitzraim e Memphis, Zenit di Ravenna. In quell'occasione Salvadeo R.R.P. (già in possesso legittimo e rituale, dei gradi 96, 97, e 66) fu eletto con votazione palese, Sovrano Gran Hierophante, Sovrano Gran Maestro.

Ora, dopo tutto questo “rumore”, senza voler emettere alcun giudizio riguardo a fatti ed a persone, che si lasciano all’intelligenza ed alla coscienza di ognuno, si constata l’oggettiva esistenza di una ulteriore scissione dell’Ordine (ormai, diaspore ed Ordini Martinisti vari sono difficili da contare).

Per tale motivo, lo si ripete, potrebbero, dovrebbero essere ripensate, capite bene, le motivazioni che caratterizzano un’ulteriore esistenza distaccata (e possibilmente, ricercare il modo per superare, se è possibile, le cause delle divisioni).

Per farlo, per chi volesse tentare, è probabile sia però necessario (come si è già accennato all’inizio) essersi formata, almeno un poco, quella mentalità Tradizione di cui tanto spesso scriveva Aldebaran (G.Ventura).

Per quanto riguarda il Sovrano Gran Maestro Arturus (R.R.P. Salvadeo), questi ha sempre confermato la sua disponibilità per dialogare con chiunque stia tentando un personale percorso di rigenerazione e di reintegrazione spirituale.

A maggior ragione se, a prescindere dalla diaspora di provenienza, abbia cercato (magari riuscendoci, almeno un poco) di seguire gli Insegnamenti Martinisti.

E’ quindi, altresì aperto nei confronti di coloro che avendone il desiderio, siano interessati a rientrare nel nostro alveo; quindi, anche per riconoscere, accogliere nuovamente ogni fratello che possa essere rimasto assordato, distratto, da tanto rumore e confusione; purchè chiarisca con sincera trasparenza il suo pensiero e le sue intenzioni.

In tal modo, si potrà ricominciare subito a lavorare, serenamente, umilmente, ognuno nella propria intimità, nel proprio gruppo, per conseguire gli scopi spirituali del Nostro Venerabile Ordine, sempre consapevoli della debolezza e della fragilità derivate dalla nostra conformazione umana.

A chi vorrà persistere nel prendere, in autonomia e libertà, altre strade, ed a non essere comunque interessato a capire i motivi veri delle divisioni, senza alcun desiderio di superare le inutili velleità della mentalità materiale, non resta che augurare, in ogni modo, pace, buon viaggio ed ogni bene.

Resta però il dovere, da parte nostra, di avvertire chiunque sia interessato all'Ordine Martinista, unico e legittimo, dal 1923, che chiunque all'infuori di noi utilizzerà questo nome e millanterà di rappresentarlo, affermerà il falso. Ognuno, in piena e cosciente libertà, comprenda bene quanto stiamo precisando.

Ad ogni modo, nel 2015 il Collegio dei Superiori Incogniti Iniziatori, tramite i suoi componenti, ha constatato all'unanimità che tutti gli usurpatori, come conseguenza delle loro azioni, erano usciti dalla catena dell'Ordine e quindi, tramite pronunciamento dello stesso Arturus,  si è eliberata questa presa d'atto, con sentenza insindacabile e definitiva.